Italia con Prestiti Stabili, Crescita Ferma ma Stime al Rialzo

Nel nostro Paese ormai da anni soffriamo di una sindrome da prestiti e finanziamenti in calo, calo generale dei prestiti che va poi a ritorcersi sulla economia reale che stenta a riprendere un positivo andamento di crescita.

Oggi tuttavia alcuni segnali positivi sembrano apparire, il settore dei prestiti sembra tentare di stabilizzarsi e alcune previsioni positive per la nostra economia stanno guadagnando terreno.

Anche la Commissione Europea è intervenuta sullo stato di salute della nostra economia presentando un quadro caratterizzato da un nuovo, se pur moderato, ottimismo, segnalando un nuovo aumento della produttività che potrebbe portare ad un rialzo dell'economia reale specie se abbinato ad un costo del lavoro sostanzialmente stabile sia per il corrente anno che per il 2016.

Il PIL, Prodotto Interno Lordo Italiano sembra in linea per un aumento dello 0,6% nel 2015, dopo aver subito andamenti negativi nei tre precedenti anni.
Nel 2016 poi si dovrebbe vedere una accelerazione dell'aumento che indicherebbe una crescita del 1,3%, contro la precedente previsione che dava l'1,1% di crescita.

Dati positivi dovrebbero poi arrivare anche sul lato delle esportazioni che dovrebbero guadagnarsi un indice di crescita superiore alle importazioni dando un benvenuto saldo attivo della bilancia commerciale, pari a circa il 2,6% nel periodo 2015-2016.
Naturalmente questo dato evidenzia anche il fatto che si prevede una domanda esterna in maggior crescita della domanda nazionale interna (con le famiglie Italiane che continuano nella stretta dei consumi).

La stessa inflazione dovrebbe continuare a viaggiare in territorio negativo, per uno -0,1%, durante il corrente anno per poi aumentare all'1,3% nel 2016.

Indubbiamente oggi l'Italia sembra ricevere un buon aiuto da due fattori (economici) “normali” e da un fattore (non strettamente economico) un po' sorprendente, “straordinario”.

I due fattori normali sono il calo del prezzo del petrolio e il nuovo indebolimento della moneta unica Europea, l'Euro.

Il fattore straordinario che invece potrebbe aiutare l'Italia nei suoi rapporti con la Commissione Europea è l'incertezza che sta provocando la Grecia all'interno dell'Eurozona, incertezza che sembra poter spingere i nostri partner Europei al cercare di mantenere i più rosei possibili rapporti con il nostro Paese.

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 - 2015-02-05