Gioco dell'Oca fra Tempo e Prestito in Grecia

Sono ormai lunghe settimane che vedono la Grecia al centro dell'attenzione finanziaria Europea.
Il nuovo dinamico leader Greco Alexis Tsipras ha minacciato di rompere con le Istituzioni Europee se il suo Paese non ottiene un netto miglioramento delle condizioni che venivano con il pur generoso prestito che la Grecia a suo tempo prese dall'Eurozona.

Oggi, con molto maggior realismo, ha iniziato a dichiarare (intervista al settimanale Stern) che la Grecia non ha veramente bisogno di un nuovo prestito ma solo di tempo, tempo per fare le riforme.
Ha anche aggiunto che il suo desiderio rimane quello di salvare la Grecia da una grande tragedia ma anche evitare una spaccatura dell'Europa.

Parole che ci sembrano molto “politiche” e che confermano che probabilmente l'intenzione di tutte le parti in causa è forse quella di studiare un accordo che non cambi molto per tutti ma che tutti possano dire di averlo fatto salvando la faccia.
Come per esempio fare finta di non vedere la fine del programma di austerità e non concedere un taglio al vecchio prestito ma spostarne le scadenze....all'infinito.

Maggiormente avevamo apprezzato le parole di Tsipras quando non era ancora il nuovo Leader del Paese:
“Nel 2010 la Grecia non riusciva più a gestire il suo bilancio Pubblico.
Sfortunatamente i Leader Europei decisero di fare finta che questo problema poteva essere risolto con il più grande prestito della storia e imponendo un programma di austerità che avrebbe, con sicurezza matematica, abbassato violentemente il Prodotto Nazionale Lordo, ovvero la fonte da dove sia i prestiti vecchi che i prestiti nuovi devono essere ripagati.
Praticamente il problema che la Grecia era insolvente è stato artificiosamente (e assurdamente...aggiungiamo) trasformato in un problema di temporanea mancanza di liquidità.

In altre parole i Leader Europei hanno usato le ben conosciute tattiche dei banchieri più spregiudicati che rifiutano di riconoscere le perdite sui prestiti inesigibili preferendo concedere nuovi prestiti ai clienti praticamente insolventi, facendo finta che questi nuovi prestiti possano essere ripagati al solo scopo di spostare l'inevitabile fallimento ad una data nel futuro.”

Oggi non sono pochi a sospettare che i leader Europei con la Grecia vogliano ripetere questo antico ma molto poco serio specie di giochetto dell'oca.

Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente

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 - 2015-02-15