Con Stabile Rischio Prestiti Aumenta Erogazione

A ben vedere i dati comunicati nel recente aggiornamento redatto dal Crif, durante lo scorso anno si è verificata una stabilizzazione della rischiosità dei prestiti in essere alle famiglie Italiane.
Questo ha fatto si che l'indice di rischio che misura le nuove sofferenze e misura i ritardi (6 o più rate) si è portato al 2,4% nel settore del credito al dettaglio.

Il Crif non attribuisce questo miglioramento ad un miglioramento delle condizioni economiche Italiane.
Miglioramento che non si vede considerato che i redditi delle persone e delle famiglie sono sempre in forte tensione e che il livello di disoccupazione, specie quella giovanile, rimane altissimo.

La stabilizzazione del rischio dei prestiti sembra semmai dovuta ai relativamente bassi tassi di interesse e al fatto che l'Euribor rimane sempre vicino allo zero rendendo più facilmente gestibili almeno i prestiti a tasso variabile.

Detto questo si osserva che le Banche e gli Istituti Finanziari hanno continuato nella loro molto cauta politica di erogazione di prestiti, un trend non molto incoraggiante che sembra trovare molte difficoltà a mettere in campo una decisa inversione di tendenza.

Alla relativa timidizza di volontà di erogazione di nuovi prestiti e finanziamenti da parte delle Banche poi si sovrappone una certa reticenza da parte delle famiglie ad indebitarsi in un momento di forte insicurezza economica.

Un dato che oggi invece sembra spostarsi con decisione in campo positivo è l'aumento di liquidità disponibile da parte delle Banche, fattore che dovrebbe portare ad una offerta di prestiti maggiormente aggressiva sia in termini di volume che di tassi di interesse.

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 - 2015-02-23