Balletto Incerto fra Economia, Prestiti, Occupazione e Pil

L'Italia sembra essere sul punto della tanto attesa ripresa economica, il PIL (anche a parte i nuovi stravaganti parametri inseriti come alcune attività illegali) sembra essersi allineato su una traiettoria positiva, i mutui sono in forte ripresa, i prestiti concessi alle persone e alle piccole imprese paiono maggiormente raggiungibili ma l'occupazione non mostra veri segni di miglioramento.
Cosa che del resto sembrava essere prevista quando durante il 2014 si parlava di una possibile futura ripresa...senza occupazione.

ISTAT oggi conferma tutto questo e comunica che, dopo alcuni piccoli segnali con il segno “Più” durante i mesi di Dicembre e Gennaio, il mercato Italiano del lavoro ritorna verso il basso con ben 67.000 disoccupati in più del Febbraio 2015 rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Sempre nel mese aumentano anche i giovani disoccupati, per 11.000 unità, portando il tasso al 42,6% (una crescita percentuale del 1,3%).

I dati di Febbraio sono veramente negativi sotto ogni aspetto in quanto non solo aumenta la disoccupazione in generale ma diminuisce anche il numero degli occupati rispetto al mese precedente.

Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione generale, questo ha fatto uno sbalzo negativo salendo dello 0,1% rispetto a Gennaio e dello 0,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno.
Oggi dunque il tasso generale di disoccupazione è al 12,7%, che significa 23.000 disoccupati aggiuntivi rispetto a Gennaio 2015 e 67.000 in più rispetto a Febbraio 2014.

Ancora una volta poi i dati Italiani fanno veramente una scarsissima figura se confrontati con quelli dei nostri vicini Europei.
A sentire EUROSTAT infatti nel resto dell'Eurozona anche a Febbraio la disoccupazione è calata portandosi all' 11,3% rispetto all' 11,4% di Gennaio.
Senza parlare della Unione Europea in generale dove il tasso di disoccupazione è, sempre a Febbraio, al 9,8% contro il 9,9% di Gennaio e il 10,5% del Febbraio del 2014.

Per l'Italia dunque quando si parla di economia, prestiti, mutui e occupazione si può forse dire che in alcuni di questi settori le cose stanno cambiando per il meglio ma certamente la strada ancora da fare pare essere sempre lunga e tortuosa.

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 - 2015-04-01