Prestiti Grecia Sempre in Bilico con Grexit

Continua la incredibile saga del prestito Greco, un prestito che tutti sanno con assoluta certezza che non potrà mai essere ripagato ma su cui tutti (o quasi tutti) vogliono continuare a nascondere la verità e spostare il problema a un....domani (che si spera arrivi il più tardi possibile).

Il motivo reale per cui si continua a fare furbescamente finta che la Grecia possa rimanere nell'Eurozona naturalmente non ha nulla a che fare con il benessere della popolazione Greca e neppure con le immediate conseguenze finanziarie di un Grexit (uscita della Grecia dall'Eurozona).

Al contrario, il motivo sta nella paura che, una volta uscita e superata la immediata inevitabile violenta crisi, la Grecia possa veramente riprendersi, ritornare a crescere e prosperare mostrando anche ad altre Nazioni che esiste una vita dopo l'Euro e che la moneta unica Europea poco si addice a economie totalmente differenti.

Oggi sul prestito Greco e sulla corrente situazione è intervenuto il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, affermando che le Istituzioni Europee sono ormai preparate per affrontare qualsiasi tipo di crisi che parta da Atene.
Una affermazione che in realtà pare essere più una speranza che una certezza in quanto quando si innesca una qualsiasi violenta crisi finanziaria nessuno riesce ad essere, a priori, consapevole delle conseguenze che ne andranno a derivare.

Nel frattempo la stessa Grecia, per far fronte non solo a pagamenti dovuti sui prestiti in scadenza ma anche per quanto riguarda la disponibilità di cassa per la normale amministrazione, sembra volgere lo sguardo verso altri Paesi come l'America, la Cina ma, in modo particolare, la Russia mettendosi a giocare su un tavolo sempre più ampio.

D'altra parte non si può ignorare che lo stesso popolo Greco ha appena dato un ampio mandato al partito Radicale di Sinistra, Syriza, che ha assunto l'impegno di fare uscire il Paese dalla recessione, non continuare nei violenti tagli di spese e stipendi e non proseguire su una privatizzazione forzato in un momento in cui non si riuscirebbe ad ottenere un congruo controvalore economico.

Per cui quanto il giovane Leader Tsipras sta facendo è in realtà in linea con il suo programma elettorale anche se questo attira su di lui critiche da ogni parte di Europa.

Riccardo Senzaterra
Moderatamente Controcorrente

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 - 2015-04-19