Mentre la BCE oggi dichiara che “il miglioramento del clima di fiducia dei consumatori ha coinciso con un calo del tasso di disoccupazione” dando naturalmente buona parte del merito al suo programma di Quantitative Easing, l'ISTAT molto più sobriamente ci informa che il Tasso di Disoccupazione a Marzo è risalito portandosi al 13%.
Un dato che poco sorprende visto che la nostra timida ripresa economica sembra essere una ripresa senza occupazione.
Anche se in realtà qualche piccola speranza si era accesa con i dati di Dicembre e Gennaio quando la occupazione era leggermente migliorata.
L'Attuale livello del 13% è comunque il livello più alto dal Novembre del 2014.
Le persone senza lavoro sono aumentate su base mensile per un 1,6%, corrispondente a 52mila unità.
Nell'arco di 12 mesi il numero dei disoccupati ha fatto un balzo di 138mila unità e il tasso di disoccupazione un aumento di 0,5 punti.
Si tratta di pessime notizie che riguardano in modo particolare i nostri giovani.
Nella fascia tra i 15 e i 24 anni la quota dei disoccupati (su totale degli attivi) ha ormai raggiunto il 43,1% con un aumento di 0,3 punti rispetto al precedente mese.
Sempre a Marzo sono diminuiti sia gli occupati maschili che quelli femminili.
Si ritorna dunque sempre ai ripetuti argomenti che l'economia Italiana ha bisogno di una iniezione di energia positiva con una maggiore attitudine anche delle Banche e degli Istituti di Credito a sostenere l'economia locale con maggior concessione di prestiti alle famiglie e di finanziamenti alle piccole e medie imprese.
Senza questo sostegno l'economia non riuscirà certo a riportarsi su un deciso trend positivo.
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