Continua l'esperimento messo in atto in Croazia per la cancellazione di prestiti e debiti da parte di banche, aziende fornitrici di energia elettrica, gas, enti locali e comuni.
La decisione di mettere in atto questa iniziativa era stata approvata a inizio 2015 e riguarda solo un numero molto limitato di persone, circa 60mila.
Per poter usufruire di questa agevolazione infatti si deve avere un conto in banca che sia stato congelato da un anno, il debito non deve superare la soglia di 4.500 Euro, il reddito mensile dell'intera famiglia interessata non deve essere superiore a 330 Euro e nessun componente della famiglia deve avere un reddito superiore a 162 Euro al mese.
In Croazia il salario medio mensile è di 737 Euro.
Questo accordo è comunque “volontario” e quindi molto dipende dalla volontà degli enti interessati anche se, con i parametri di cui si parla, pare essere una presa d'atto che un determinato gruppo di persone non si trova in condizione di restituire un prestito o pagare un debito.
La Croazia è entrata nell'Unione Europea nel 2013 anche se non fa parte dell'Eurozona.
Ha una economia in forte recessione e una disoccupazione che tocca quasi il 20%.
In questo Paese poi si è poi anche diffusa l'insensata pratica di utilizzare prestiti e mutui in Franchi Svizzeri esponendo quindi i cittadini a pesanti rischi sul cambio visto che non è certo irragionevole pensare che il Franco Svizzero possa aumentare di valore contro la locale valuta, la Kuna.
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