Secondo molti esperti l'enorme mole di sofferenze che le Banche Italiane si stanno portando dietro sono uno dei principali motivi che ormai da anni hanno causato la stretta in corso sull'erogazione di nuovi prestiti alle famiglie e di nuovi finanziamenti alle piccole imprese.
Una linea di pensiero questa condivisa dal Governo Italiano che vorrebbe mettere in campo una Bad Bank su cui riversare le sofferenze di molte grosse banche Italiane in modo da poterle mettere in condizione di ripartire con prestiti e finanziamenti.
Una iniziativa che tuttavia non sembra poter superare l'approvazione dei vertici Europei che vedono in questa Bad Bank, e soprattutto nel fatto che vi sarebbe una garanzia pubblica, una sorta di aiuto di Stato.
Ma, vertici Europei a parte, anche i cittadini Italiani potrebbero avere delle esitazioni nel trovarsi a garantire delle forti esposizioni in una iniziativa che sarebbe di primario beneficio solo per gli Istituti di Credito.
Ricordiamo che ad oggi le sofferenze pesano per circa il 20% del totale degli impieghi Bancari.
Se l'Italia non riuscisse ad ottenere una approvazione dalla UE, il Governo Italiano sembrerebbe intenzionato a seguire una altra strada prettamente fiscale.
Ovvero potrebbe permettere che queste sofferenze venissero detratte fiscalmente in un solo anno, contro i cinque attuali.
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