ISTAT ha appena comunicato che la disoccupazione in Italia ha registrato una discesa durante il mese di Aprile.
Nello stesso mese il tasso di occupazione è aumentato dello 0,4% portandosi al 56,1%.
Le persone occupate, che sono 22.420.000, sono aumentate per uno 0,7% rispetto al precedente mese di Marzo.
In unità lavorative si parla di un aumento di 159mila persone.
L'aumento su base annua è invece del 1,2%, ovvero 261mila persone occupate in più.
Le persone inattive sono calate dello 0,7% rispetto al precedente mese e del 2,3% sui dodici mesi.
Il tasso di inattività ha segnato un piccolo calo pari allo 0,3% rispetto a Marzo attestandosi al 35,8%, un livello considerato abbastanza basso.
Attraverso invece i dati forniti dal
Ministero del Lavoro si vede che Aprile registra un saldo attivo di contratti (saldo fra contratti attivati e contratti cessati).
Di tutti questi nuovi contratti, ovviamente tanto importanti per la nostra economia, 48.536 sono stati nuovi contratti a tempo indeterminato.
La disoccupazione Italiana scende dunque, durante il primo trimestre del 2015, al 13%.
Un tasso certamente molto alto rispetto ai Paesi (Nordici) vicini dell'Eurozona ma comunque un tasso che rappresenta una inversione di tendenza dopo una spasmodica crescita della disoccupazione sin dal terzo trimestre del 2011.
Sembra dunque che il clima economico Italiano stia mostrando qualche timido segnale di risveglio, specie se si abbinano questi dati ai positivi dati sulla concessione di nuovi mutui e a un piccolo movimento positivo sul fronte dei prestiti e dei finanziamenti.
Le stesse banche nazionali sembrano voler interagire maggiormente con l'economia locale “ascoltando” con maggior interesse richieste di prestiti e finanziamenti che sino ad ieri venivano rispedite, quasi di ufficio, direttamente al mittente.
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