Secondo dati forniti dalla dinamica Cgia di Mestre la BCE, Banca Centrale Europea, ha prestato alle Banche Italiane 94 Miliardi di Euro con il noto programma Tltro.
Questo nel solo periodo Settembre 2014 – Marzo 2015.
Una condizione di questi prestiti speciali, generosi e a bassissimo tasso di interesse, era che le banche dovessero dare questa liquidità all'economia reale entro il 2016.
Bene, al 2016 non siamo certamente ancora arrivati ma, se il buon giorno si vede dal mattino, i dati attuali sembrano essere alquanto deprimenti, visto che (pur con prestiti in modesto rialzo per le famiglie) i prestiti e i finanziamenti alle imprese hanno registrato una discesa pari a 13,2 Miliardi di Euro.
E che comunque, inserendo pure tutte le categorie, in Italia il calo dei prestiti bancari generali in questo periodo è stato pari a 9,8 Miliardi di Euro.
Una situazione che lo stesso segretario della Cgia ha riassunto in questo modo...la Bce continua a dare prestiti alle banche e
le banche danno i prestiti alle famiglie “con il contagocce” mentre
“ il rubinetto del credito alle imprese continua a rimanere chiuso”.
Purtroppo le banche Italiane sentono molto poco dall'orecchio del prestito alle famiglie o da quello dei finanziamenti alle imprese.
Sembrano invece irresistibilmente attratte dagli investimenti in Bot o Btp (come pure anche Cct e Ctz).
Basti pensare che, nel periodo Ottobre 2011 e Aprile 2015 le brave banche Italiane sono riuscite a quasi raddoppiare il proprio portafoglio di Titoli di Stato detenuti nelle loro sicure casse.
Sono, in altre parole, passate dai 208,6 Miliardi di titoli detenuti nel 2011 ai 415,5 Miliardi attuali.
Questa “fame di titoli di Stato” da parte dei nostri Istituti Bancari ha fatto si che l'Italia sia riuscita nella bella impresa di ricomprare una buona parte del debito pubblico nazionale, visto che la quota in mano a investitori stranieri è passata dal 44% del 2011 al 34% attuale.
Notizia Flash
--
Redazione – Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it