Il peso dei prestiti in sofferenza o in seria difficoltà di rimborso pesano sulle banche Italiane per circa 348 Miliardi di Euro.
Questo dato pubblicato dal Centro Studi di Unimpresa ha messo assieme i 204 Miliardi di prestiti in sofferenza con i circa 17 Miliardi di prestiti scaduti e altri 127 Miliardi di prestiti con dei problemi di rimborso.
Sempre secondo il Centro Studi questi prestiti “sofferenti” sono saliti di circa 8 Miliardi solo negli ultimi sei mesi, aumentando quindi per circa il 2%.
Apparentemente dunque ben il 23% dei prestiti erogati sino al Giugno del 2016, per un totale di 1.532 Miliardi di Euro, ha dei problemi.
Dal Dicembre del 2014 al Giugno del 2016 i prestiti ai privati si sono assottigliati per circa 4 Miliardi, malgrado le tante parole spese sulla stampa su una inversione di tendenza.
Questo totale deriva dal sostanziale calo dei prestiti e finanziamenti alle piccole imprese ridottisi di quasi 4 Miliardi di Euro, mentre i prestiti erogati alle famiglie hanno visto un piccolissimo aumento dello 0,06% pari a 351 Milioni di Euro.
A fine Giugno del 2015 lo stock dei prestiti concessi dalle banche ai privati pesava per 1.532,3 Miliardi di Euro, con una diminuzione di 3,9 Miliardi di Euro rispetto alla fine di Dicembre 2014.
La stragrande maggioranza dei prestiti deteriorati vede coinvolte le imprese che a Giugno del 2015 avevano prestiti per 983,8 Miliardi di Euro con prestiti deteriorati per 288 Miliardi di Euro.
Di questi i prestiti in sofferenza erano pari a 166,05 Miliardi e i crediti scaduti pari a 11,3 Miliardi di Euro.
Per le famiglie i prestiti a Giugno segnavano 548,5 Miliardi.
I prestiti deteriorati erano pari a 59,9 Miliardi, i prestiti in sofferenza 38,5 Miliardi con i crediti scaduti pari a 5,3 Miliardi di Euro.
Molti oggi parlano di aver nel passato sottovalutato il problema dei prestiti deteriorati.
Noi riteniamo che, al contrario, le banche avessero ben chiara la situazione dei prestiti deteriorati ma negli anni passati hanno perseverato nella politica di non scoprire troppo il calderone dei prestiti in sofferenza per paura delle inevitabili ripercussioni finanziarie.
Questa “scopertura” si è potuta realizzare solo oggi che, dopo numerosi aumenti di capitale, le banche Italiane si sentono sufficientemente forti da poter affrontare un problema che prima forse conveniva tenere discretamente al riparo dal pubblico.
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