Le banche Italiane durante gli ultimi due anni hanno controbilanciato l'aumento delle sofferenze bancarie con una continua riduzione dei prestiti e dei finanziamenti alle imprese.
Secondo dati forniti dalla CGIA di Mestre infatti nel 2014 le banche avevano concesso prestiti per 900,8 Miliardi di Euro a imprese che avevano chiesto specifici finanziamenti mentre nel 2015 questo importo era sceso a 885,7 Miliardi.
Nello stesso periodo le sofferenze sui prestiti e sui finanziamenti passavano dai 145,7 Miliardi del 2014 ai 159,2 Miliardi del 2015.
Da osservare che, sempre secondo la CGIA di Mestre, le banche hanno fatto questo in un momento in cui stavano beneficiando fortemente di due importanti programmi di sostegno da parte della Banca Centrale Europea, il programma di Quantitative Easing e quello del TLTRO.
Si tratta in ambo i casi di programmi messi in campo dalla BCE al fine di sostenere l'economia reale (cosi almeno sostiene la Banca Centrale) mentre le banche hanno approfittato di questa occasione per avere denaro a basso costo e per investire in Titoli di Stato.
Una situazione, quella della mancanza del credito bancario, che pare essere particolarmente penalizzante per un Paese come il nostro in quanto in Italia va a punire particolarmente proprio la piccola e media impresa che da sempre ha rappresentato l'ossatura del sistema economico nazionale.
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Redazione – Prestito.it
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