L'idea che il Ministero del Lavoro sta mettendo a punto permetterebbe ai lavoratori di anticipare la pensione grazie ad un prestito bancario.
Un prestito per andare presto in pensione.
Si tratta delle misure attualmente allo studio miranti ad agevolare l'abbandono del proprio impiego già alla età di 63 anni e sette mesi contro i previsti 66 anni e sette mesi.
Questa uscita anticipata dal mondo del lavoro mediante l'utilizzo di un prestito bancario viene denominata APE.
Il sistema funzionerebbe nella seguente maniera.
Ai lavoratori interessati verrebbe concesso un prestito da parte degli Istituti Bancari. Il prestito verrebbe ripagato mensilmente dall'INPS che poi, a sua volta, quando i lavoratori raggiungerebbero la corretta età pensionistica andrebbe a trattenere ai lavoratori stessi una rata adeguata al rimborso del prestito originale.
Un sistema apparentemente interessante anche se, visto che il Ministero del Lavoro ha la precisa intenzione di mettere in atto una rata molto bassa, il prestito andrebbe poi a pesare sui singoli pensionati per un periodo molto lungo, anche 20 anni.
Non solo ma visto che lo Stato avrebbe intenzione di agevolare questo tipo di prestito pensionistico per coloro che hanno redditi più bassi, la proposta allo studio pare essere di maggiore interesse solo per questa categoria di persone che potrebbero beneficiare del fatto che lo Stato nel loro caso si farebbe carico del rimborso della parte capitale.
Una agevolazione non prevista per i detentori di redditi maggiori.
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