Con la nuova legge di Bilancio 2018 vengono attuate alcune rilevanti simplificazioni alla tassazione sugli interessi generati dai prestiti Peer to Peer, ovvero dai prestiti social lending.
Dal 2018 infatti gli interessi generati da questi prestiti verranno tassati con una ritenuta fissa del 26% agevolando in questo modo la gestione di questa che per molte persone è ormai diventata una piccola attività.
In precedenza e dunque sino all'anno di imposta 2017 la tassazione partiva dal 23% andando sino al 43%.
Ricordiamo che questo tipo di prestiti fra privati sta attraversando un momento di forte sviluppo.
Sviluppo dovuto sia alla nascita di piattaforme sempre maggiormente sofisticate che aiutano a far incontrare la domanda con l'offerta.
Sia per l'attegiamento sempre molto poco dinamico delle maggiori banche Italiane che oggi sembrano voler offrire molti svariati servizi che vanno anche in campi nuovi come quello assicurativo ma che che stentano a riprendere il “lavoro tradizionale di banca” dopo gli impatti negativi subiti a seguito della crisi finanziaria dei primi anni del secolo.
Senza contare che, almeno in teoria, i prestiti personali “fra persone”, ovvero i prestiti Peer to Peer permettono di essere realizzati sulla base di interessi maggiormente competitivi in quanto viene a meno il costo dell'intermediario tradizionale.
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