Problemi per Prestiti Sospesi EBA
Come noto la European Banking Authority (EBA) aveva lo scorso Dicembre prorogato la moratoria sulla sospensione della riclassificazioni dei prestiti (molto importante per i prestiti in moratoria) portando la scadenza al 31 Marzo.
Un’azione giustificata dal fatto di non voler porre fine alle linee di credito in essere quando ancora ci si trovava nel bel mezzo di una vera e propria emergenza sanitaria.
Malgrado questo sono ormai entrate in vigore delle nuove più stringenti limitazioni di condotta che obbligano le banche e gli istituti finanziari a mettere in evidenza quei prestiti da loro concessi che ormai vengono ritenuti non più esigibili.
Parliamo dei Non Performing Loans.
Il far venire alla luce una rilevante quantità di Non Performing Loans causerà probabilmente un effetto a catena mettendo in risalto l’insolvenza di una notevole quote di quelle rate che erano state sospese e che non potranno più essere pagate sia per mancanza di liquidità sia per il perdurare della difficilissima situazione economica attuale.
Tutto questo accadrà già a partire dal mese di Giugno, visto che ormai è altamente improbabile che la cosa possa essere ulteriormente prorogata.
Problemi dunque non solo per le famiglie e per le imprese che si troveranno coinvolte in questo default ma problemi anche per le banche che si troveranno costrette a mettere a bilancio le relative perdite classificando molti di questi prestiti come prestiti deteriorati.
Solo per dare una generale idea del problema, stiamo parlando di un monte di quasi 200 miliardi di prestiti e finanziamenti concessi a più di un milione di piccole e medie imprese e di quasi 100 miliardi di prestiti concessi a quasi un milione e mezzo di famiglie.
Inutile dire che l’ABI, Associazione Banche Italiane, ha chiesto una ulteriore prologa dei provvedimenti finanziari di urgenza emessi dall’Europa nella speranza di poter spingere questo, prima o poi, inevitabile problema ancora un poco più avanti nel tempo.
Notizia Flash
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Redazione – Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it
Un’azione giustificata dal fatto di non voler porre fine alle linee di credito in essere quando ancora ci si trovava nel bel mezzo di una vera e propria emergenza sanitaria.
Malgrado questo sono ormai entrate in vigore delle nuove più stringenti limitazioni di condotta che obbligano le banche e gli istituti finanziari a mettere in evidenza quei prestiti da loro concessi che ormai vengono ritenuti non più esigibili.
Parliamo dei Non Performing Loans.
Il far venire alla luce una rilevante quantità di Non Performing Loans causerà probabilmente un effetto a catena mettendo in risalto l’insolvenza di una notevole quote di quelle rate che erano state sospese e che non potranno più essere pagate sia per mancanza di liquidità sia per il perdurare della difficilissima situazione economica attuale.
Tutto questo accadrà già a partire dal mese di Giugno, visto che ormai è altamente improbabile che la cosa possa essere ulteriormente prorogata.
Problemi dunque non solo per le famiglie e per le imprese che si troveranno coinvolte in questo default ma problemi anche per le banche che si troveranno costrette a mettere a bilancio le relative perdite classificando molti di questi prestiti come prestiti deteriorati.
Solo per dare una generale idea del problema, stiamo parlando di un monte di quasi 200 miliardi di prestiti e finanziamenti concessi a più di un milione di piccole e medie imprese e di quasi 100 miliardi di prestiti concessi a quasi un milione e mezzo di famiglie.
Inutile dire che l’ABI, Associazione Banche Italiane, ha chiesto una ulteriore prologa dei provvedimenti finanziari di urgenza emessi dall’Europa nella speranza di poter spingere questo, prima o poi, inevitabile problema ancora un poco più avanti nel tempo.
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- 2021-04-12
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