Il 2021 ha visto un primo quadrimestre veramente ottimo per l’aumento dei prestiti nel mercato Italiano.
Sono aumentati in maniera abnorme, oltre il 70%, i prestiti ed i finanziamenti finalizzati all’acquisto di veicoli, ma in questo caso il paragone viene fatto verso i quattro mesi di inizio dell’anno precedente, un periodo che certamente non era normale, vista la situazione di lockdown esasperato.
Sono anche aumentati i prestiti nel settore della cessione del quinto, un aumento superiore al 20%, dimostrando che gli Italiani hanno ormai deciso di cercare di superare questo difficile periodo e di riprendere una vita per quanto normale possibile.
Fondamentale naturalmente sembra essere il fatto che l’Italia sta portando avanti un ottimo programma di vaccinazione, unico vero modo di poter convivere con un virus che sembra destinato a rimanere con noi per un lungo periodo.
Su questo punto ribadiamo quanto detto in precedenza, ovvero come sia importante proseguire sulla strada della vaccinazione dove ognuno di noi deve dare il suo contributo sia per sé che per tutti quanti ci stanno attorno.
Tornando all’aumento dei prestiti e dei finanziamenti, va rilevato quanto il momento rimanga favorevole per i consumatori che oggi possono continuare ad usufruire di tassi di interesse storicamente molto bassi, tassi bassi che difficilmente potranno rimanere tali negli anni a venire, considerato un prevedibile aumento dell’inflazione.
Per quanto riguarda i finanziamenti con cessione del quinto, secondo i dati forniti da Prometeia, ha avuto particolare rilievo l’aumento dei prestiti richiesti dai dipendenti pubblici che ha contribuito a far segnare un +19% anche contro i dati del 2019, ovvero un normale periodo pre-Covid.
Unico dato solo parzialmente positivo pare essere quello dei prestiti personali puri che, pur registrando un ovvio aumento rispetto al 2020 (+12%), ancora si mantengono ben distanti dai livelli dello stesso periodo del 2019 (-23%).
Un dato questo che pare avere una duplice giustificazione.
Da una parte i consumatori sembrano essere orientati verso prodotti specifici come i prestiti e finanziamenti finalizzati, dall’altra parte le banche e gli istituti finanziari sembrano aver adottato un atteggiamento maggiormente prudente, consapevoli dei danni sostenuti dall’economia Italiana durante questi ultimi 16 mesi.
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