Una ricerca del Crif, Sistema di Informazioni Creditizie, ha confermato quanto in un certo senso già si sapeva, ovvero che nei primi nove mesi del 2020 i prestiti e finanziamenti concessi a privati hanno registrato un aumento.
L’aumento sarebbe anche rilevante, ben il 18,8%, se non fosse che il paragone viene fatto con i primi mesi del 2020, ovvero dell’anno colpito in pieno dal Covid 19 e anche dell’anno in cui nessuno sapeva bene come fare a contrastare la diffusione di questo nuovo virus, dell’anno dei lockdown e delle misure sperimentali. Di un anno insomma che si poteva definire tutto fuorché normale o significativo.
Infatti poi andando ad esaminare nei dettagli si scopre che, malgrado questo aumento incassato nel 2021, il livello dei prestiti e delle erogazioni di credito al consumo sono calati del 9,7% verso il 2019, ultimo anno cosiddetto normale.
Malgrado tutto oggi non si può fare a meno di osservare che l’economia ha voglia di ripresa, che i consumatori hanno il desiderio di ritornare alla vita normale, a spendere e quindi a dover finanziare questa voglia di spendere anche con prestiti personali o prestiti finalizzati.
Secondo i dati forniti dalla piattaforma Younited Credit l’utente medio che utilizza il credito al consumo è di sesso maschile, di età compresa fra 36 e 50 anni, ha un lavoro da dipendente ed è interessato a finanziamenti appena sotto la soglia dei diecimila Euro.
Le motivazioni più frequenti delle richieste di prestiti sono la necessità di liquidità, mentre la durata media preferita viaggia attorno ai 60 mesi.
Se poi si analizzano alcuni dati di confronto con paesi Europei si possono vedere molte differenze rispetto all’Italia, specie riguardo all’utilizzo del prestito ottenuto ma si può anche trovare un dato che colpisce in modo particolare.
Quello dell’età dei richiedenti prestiti e finanziamenti.
In Germania, per esempio ben il 17% ha una età compresa fra i 18 ed i 26 anni.
In Italia in questa fascia troviamo solo un ristrettissimo 1,64%.
Un dato drammatico in quanto mette in evidenza come i giovani Italiani ritardino il loro cammino nel diventare grandi, nel diventare indipendenti e nel diventare autonomi.
I giovani Italiani sembra che preferiscano continuare a vivere fra le sicure mura famigliari molto più a lungo del normale rimandando ad un giorno che verrà la decisione di mettere su casa e famiglia spendendo e prendendo prestiti e mutui.
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Redazione – Prestito.it
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