È di questi giorni la notizia la notizia che il debito pubblico Italiano, quello che sovente noi chiamiamo il nostro prestito pubblico nazionale, è sceso di qualche punto lasciando il 160% per posizionarsi qualche punto sopra il 150%.
Un effetto dovuto all’aumento del Prodotto Nazionale Lordo, un aumento che nel 2021 per l’Italia è stato significativo specie perché ben superiore alla media Europea.
Cogliamo questa occasione per fare alcune brevissime osservazioni.
La prima è che il debito pubblico nazionale mette ancora una volta in evidenza il divario esistente fra Nord e Sud.
Infatti mentre alcune regioni del Nord, come Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Toscana, sono responsabili di un debito pubblico che gira attorno all’80%, altre regioni del Sud toccano invece il 230% o addirittura il 305 %, come è il caso della Calabria.
Si passa insomma da livelli da far invidia alla Germania a livelli che superano la Grecia!
La seconda osservazione riguarda la detenzione di questo debito, ovvero chi sono le persone che lo hanno acquistato.
Si scopre così che i titolari di questo gigantesco prestito Italiano, il nostro debito pubblico, sono Italiani per il 70% e stranieri per il 30%.
Questo mette anche in rilievo che il 70% del nostro debito dovrebbe essere soggetto a minori oscillazioni in quanto gli investitori Italiani tendono ad avere un atteggiamento più prevedibile e meno variabile degli investitori professionisti esteri.
Terza osservazione riguarda l’inflazione.
Una moderata inflazione infatti aiuterebbe a rendere maggiormente gestibile questo debito pubblico in quanto, facendo perdere valore al denaro, farebbe anche perdere valore al debito.
Sempre che tuttavia la stessa inflazione non causi un eccessivo aumento dei tassi di interesse che al momento sono relativamente stabili, ad un livello che si stacca poco dall’1%.
Il debito pubblico Italiano è anche uno dei debiti più alti a livello percentuale, battuto solo tra i grandi paesi industriali dal Giappone che da anni si trascina dietro uno stratosferico debito che oggi viaggia attorno al 240%, ovvero circa 80 mila Euro per ogni abitante del paese del Sol Levante.
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