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La cara Alitalia nazionale sembra sempre essere in altalena con i suoi bilanci costantemente in rosso, il suo monopolio su tratte d'oro quali la Milano Roma ormai disintegrato e con la scarsità endemica di risorse finanziarie che un nuovo prestito per 120 150 Milioni di Euro potrà solo temporaneamente tamponare.
Ricordiamo ancora l'assurda vicenda quando cinque anni fa una incredibile comunione di stupidita e di falso interesse nazionale blocco la anche troppo generosa offerta della compagnia francese Air France che voleva incorporare Alitalia.
La Cgil, dimostrando ancora una volta i seri danni che un sindacato anacronistico può infliggere alle tasche degli Italiani, corse subito a bocciare l'operazione.
Una azione che venne immediatamente spalleggiata e resa propria dalla destra Italiana, con Alleanza Nazionale in prima linea, che volle rivendicare l'italianità della compagnia aerea che da sempre ha volato in profondo rosso, e a sostenere che Alitalia era cara agli Italiani e doveva rimanere Italiana.
Anche la
Redazione di Prestito.it naturalmente potrebbe definire cara l'Alitalia ma solo per motivi economici in quanto è costata moltissimo ai molti piccoli investitori Italiani che ne detenevano azioni e, sopratutto, ha avuto un astronomico costo per coloro che pagano le tasse in Italia che periodicamente, in una maniera o nell'altra, sono chiamati a risanarne i bilanci.
Che Alitalia vada economicamente male naturalmente non stupisce.
Al contrario, non si riesce a comprendere come una compagnia aerea come Alitalia possa poter sopravvivere in condizioni di mercato libere o semi libere quando non lo riusciva a fare neppure quando godeva di una incredibile protezione monopolistica.
O, per essere più chiari, riteniamo che potrebbe anche riuscire nell'ardua impresa ma avrebbe bisogno di una gestione manageriale dura, illuminata, abile e fortunata nonché totalmente slegata dal grigio mondo politico e di una ristrutturazione tale che, sia i miopi sindacati sia le attuali leggi restrittive sulla elasticità del lavoro, non renderebbero mai possibile.
Oggi realisticamente rimane solo da sperare che Alitalia riesca a finalizzare il suo personale prestito superiore ai cento milioni di Euro, che riesca a tirare avanti ancora qualche mese e che venga venduta.....alla Air France (che da quel lontano giorno della generosa offerta è rimasta pazientemente in posizione standby).
La stessa Air France è una Compagnia non priva di difficoltà ma che pare gestita con tutt'altra decisione da manager che sembrano muoversi con una professionalità che in Alitalia, a parte la breve esperienza di un paio di persone (tra cui Francesco Mengozzi che all'epoca negoziò con la compagnia Francese), raramente si è vista.
Va da se che, anche su questo nuovo prestito Alitalia, ci sarebbe da fare osservazioni, come riportammo in una recente nostra News.....
Alitalia Cerca un Prestito tutto Personale.
Sappiamo pero come da sempre vadano le cose e come da sempre si vedono aziende decotte ottenere prestiti giganteschi mentre persone alla ricerca di piccoli e ragionevoli prestiti personali o aziende medie che desiderano espandere la propria seria attività trovino quasi impossibile o per lo meno molto difficile accedere al mercato del prestito.
Corrado Colombini
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Redazione Prestito.it
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