Almeno per l'Italia e la Spagna le varie idee sui prestiti e sulla gestione del debito pubblico che sembrano venire dalla vicina Grecia sono difficilmente assimilabili a regali.
La redazione di prestito.it faceva alcune considerazioni la scorsa settimana sul fatto che la Grecia aveva messo in evidenza la differenza fra Titoli emessi sotto la Legge Nazionale e Titoli emessi sotto la Legge Internazionale.
I secondi hanno una struttura legale che i singoli paesi difficilmente possono cambiare con leggi retroattive. Per cui ogni modifica deve essere concordata di volta in volta con i singoli detentori dei titoli stessi.
Ricordavamo che Moody's aveva stimato in circa solo il 10% la percentuale di Titoli Internazionali emessi dai paesi Europei.
Questi Titoli Internazionali apparivano quindi potenzialmente meno soggetti a modifiche unilaterali imposte dagli stati emittenti, un fatto questo che aveva fatto si che, nel caso della Grecia, questi titoli avessero mantenuto un valore di mercato superiore ai Titoli Nazionali.
Va aggiunto che nel frattempo il Governo Greco sta facendo ogni possibile pressione al fine di eliminare questa differenza di status. Pressioni ma non automatiche imposizioni.
Nel complesso mercato del prestito e dei Prestiti Personali degli stati Europei avevamo aggiunto che questa differenza poteva ispirare qualche altro stato come il Portogallo o l'Irlanda ad offrire ai propri detentori di Titoli Nazionali la possibilità di scambiarli con Titoli Internazionali di nuova emissione con un piccolo sconto a favore dello stato.
Un modo per ottenere una seppur marginale riduzione del Debito Pubblico.
Da misurarsi comunque sempre in Milioni di Euro.
Ma cosa significherebbe questa opzione per I Grandi Paesi che sono o sono stati di recente in difficoltà nella gestione del proprio Prestito Pubblico?
Potrebbe questa idea essere applicata a paesi come Italia e Spagna?
La redazione di prestito.it non crede che questo ne sia possibile ne potrebbe essere di alcun beneficio.
Insomma se la Grecia potrebbe aver fatto un regalo a Irlanda e Portogallo, non lo ha certamente fatto a Italia e Spagna.
Infatti se la sola possibilità che questo scambio con nuovi Titoli potesse esser applicato in Italia e Spagna, dove in realtà al momento gli investitori non si aspettano nessun taglio e sono relativamente contenti di investire ottenendo interessi superiori a quelli offerti dalla Germania, questa possibilità farebbe sparire i potenziali compratori di titoli con immaginabili conseguenze.
Per fortuna le strutture Europee hanno invece mandato il più forte dei messaggi al mercato.
Hanno con la Banca Centrale Europea di Mario Draghi immesso più di un Miliardo di Euro di liquidità nel sistema bancario per comunicare inequivocabilmente che per I Grandi Paesi il problema di Default, Selective o no, non deve esistere e che al massimo si continuerà ad immettere liquidità anche a costo di causare inflazione.
Chi ha comprato titoli dei Grandi i soldi comunque li riprenderà, anche se poi varrano un pò meno.
Corrado Colombini
Redazione - Prestito.it
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