Una Buona Notizia può anche non fare Primavera, nel senso che può anche non indicare un cambiamento per il meglio, ma fa comunque piacere.
Da poche ore sui circuiti delle News via Internet ha preso a circolare la notizia che l'
Italia, o meglio le
famiglie Italiane quinte al mondo per
ricchezza finanziaria.
Superate solo da quelle degli Stati Uniti, del Giappone, il Regno Unito e il Canada.
E quindi davanti a vicini illustri come Francia e Germania.
I dati sono forniti dal Global Financial Stability Report del Fondo Monetario Internazionale e tengono conto della ricchezza detenuta in Fondi Pensione, Titoli di Stato e Titoli Azionari.
Poi però qui le buone notizie finiscono bruscamente e lo stesso Fondo Monetario Internazionale illustra come
in questi ultimi difficili anni sia aumentato il debito, o meglio il rapporto debito/reddito causando una evidente percezione negativa della propria situazione finanziaria. Percezione che a sua volta ha generato una forte spinta verso la riduzione dei consumi e delle spese.
E qui viene toccato il solito problema, ovvero che il solo risparmio o la riduzione delle spese personali e famigliari o il non voler accendere nuovi prestiti per spese o prestiti per investimenti, pur rappresentando una prudente politica finanziaria personale tende comunque a danneggiare l'economia generale.
Di contro se le famiglie Italiane detengono veramente una buona media di percentuale di ricchezza si auspica che questa ricchezza possa rappresentare un piccolo tesoretto e che sia di sostegno sociale aiutando a far riprendere l'economia generale in tempi più brevi e facilitando lo sviluppo delle imprese dando allo stesso tempo anche un diretto sostegno al debito pubblico.
Corrado Colombini
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