Si vedono ormai quotidianamente notizie sugli andamenti delle aste dei Titoli di Stato, al punto che oggi guardiamo affascinati anche i monitor che mostrano quelli Spagnoli, si leggono sempre più numerose le notizie sulle varie economie, si segue Mario Draghi alla Banca Centrale Europea come fosse una Superstar di Hollywood.
Insomma oggi sembra essersi creato un nuovo, se pur preoccupante, spettacolo mediatico la cui forza fa persino concorrenza alle partite di calcio.
In questo panorama spesso viene
voglia di domandarsi come i vari Stati potranno uscire dall'attuale circolo vizioso negativo.
Titoli in tensione, austerità, nuovi prestiti, aumenti tasse, nuova austerità, riduzione dei consumi....
Non sarà forse che contino sulla
vecchia amica di sempre che qualche volta nel passata si è rivelata fantastica nella risoluzione di alcuni problemi.
Inflazione.
Non vi è dubbio che se si trova il sistema per far perdere una certa quantità di valore al denaro il rientro del prestito diventa più facile.
E
l'inflazione è sicuramente capace di far perdere valore al denaro.
E' anche vero che tutti i leader e responsabili di banche centrali continuano a giurare e spergiurare che combatteranno sempre ed ovunque l'inflazione.
Ma, si sa, gli ispirati leader spesso e volentieri si sentono in dovere Divino di mentire con la tranquillizzante scusa che non si deve generare panico tra il popolo che non capisce.
Alla
Redazione di Prestito.it pare che i vari Governi siano assolutamente decisi a salvare le Banche, che le Banche per essere salvate e protette abbiano bisogno di liquidità e che le varie
Banche Centrali siano ben decise ad immettere nel sistema una liquidità senza limiti pur di raggiungere questo scopo.
Se così accadrà la cosa in un certo senso sarà di
beneficio anche per chiunque abbia dei prestiti in corso che, in un mondo colpito da inflazione, potrebbero apparire meno pesanti.
Basti pensare che anche oggi se si guarda attentamente si vedono tassi di interesse inferiori ai livelli di inflazione e si vedono delle situazioni estremamente anomale come offerte di Titoli di Stato da parte di nazioni ritenute sicure finanziariamente come la Germania e la Svizzera che offrono interessi inferiori ai tassi di inflazione o addirittura negativi in assoluto.
Tutto questo perchè sin dal 2008, quando la crisi finanziaria è iniziata, i Governi di tutto il mondo si sono rifiutati di lasciare che lo stesso mercato risolvesse i suoi problemi ed hanno voluto fare una politica interventistica al fine di evitare una più violenta recessione.
Se questa violenta recessione ci fosse stata, oggi forse saremmo già sulla via del recupero invece che essere condannati ad una lenta e continua sofferenza.
D'altra parte questa politica dei Governi sorprende poco visto che dal 1920-1921 ogni singola nazione ha sempre cercato di fare una politica economica che evitasse le recessioni.
Ed è per questo che
il 1920-1921 è stato l'ultimo periodo in cui una recessione si è trasformata in boom economico solo dopo 18 mesi.
Corrado Colombini
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