Il quadro trimestrale della situazione occupazione e sociale Ue pubblicato oggi dalla Commissione indicherebbe che ben una famiglia Italiana su quattro è in ritardo con il pagamento delle rate del mutuo sulla propria abitazione.
Un dato molto allarmante perché confermerebbe la difficile situazione economica che gli Italiani stanno attraversando e il fatto che oggi molte famiglie hanno la immediata difficoltà di non arrivare a fine mese con i propri soldi.
Un dato subito smentito da ABI, la Associazione Bancaria Italiana, che invece dichiara in risposta a questo comunicato Europeo che le famiglie Italiane sono in ottima forma finanziaria e che solo l'1,2% dei prestiti risultano in sofferenza nel primo trimestre del 2012.
La Commissione Europea fa notare che nel rapporto appena pubblicato si aggiunge che questo fenomeno del ritardo nei pagamenti dei prestiti accesi non pare per nulla essere un fenomeno solo Italiano ma è molto diffuso a livello Europeo ed è una inevitabile conseguenza della attuale pesante crisi economica finanziaria.
Che inoltre, visto che la crisi non accenna a diminuire, è un fenomeno destinato ad aumentare in modo particolare fra i giovani e gli stranieri.
Altrettanto evidente è il fatto che gli attuali Programmi di Austerità, messi in atto dagli stati (che vogliono diventare) virtuosi, non potranno che, a breve termine, avere un ulteriore effetto negativo e quindi contribuire ad un peggioramento della situazione.
ABI al contrario ritiene totalmente errata l'analisi della Commissione Europea che, secondo ABI non corrisponde alla realtà Italiana.
ABI sostiene che le sofferenze sui prestiti nel primo trimestre del 2012 siano addirittura diminuite rispetto al 2011 e 2010 e, oltre al 1,2% dei prestiti in sofferenza, indica nel 2,3% la quota dei prestiti su cui si sono registrate temporanee difficoltà di rimborso.
ABI aggiunge che il fatto che le sofferenze sono oggi in Italia particolarmente limitate va attribuito al fatto che in Italia si è sempre mantenuto un buon rapporto fra il reddito della famiglia e la rata di rimborso.
La
Redazione di Prestito.it spera che ABI abbia ragione e che questi dati spingano le Banche associate ad aprire le porte a nuovi cliente e concedere quei prestiti e mutui che oggi paiono tanto necessari per aiutare le famiglie Italiane e per stimolare la debole economia nazionale.
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