ABI dichiara Fisco penalizza Banche Italiane


Non solo correntisti e clienti, anche le stesse Banche Italiane si lamentano di costi troppo elevati.

Dopo le varie polemiche sollevate da associazioni consumatori e correntisti, su elevati costi per spese e commissioni applicati ai loro conti bancari e tassi di interesse passivi che si mantengono eccezionalmente alti rispetto all'attuale tasso ufficiale di sconto, peraltro arrivato al minimo storico di 0,75%, anche le Banche Italiane, tramite ABI denunciano costi troppo alti per loro derivati da norme fiscali che le penalizzerebbero eccessivamente minandone la competitività.

Norme e fisco penalizzano la redditività delle Banche Italiane - dichiara Giuseppe Mussari ex-AD di Banca MPS oggi presidente dell'ABI - con 500 provvedimenti in 5 anni hanno creato quasi 15 punti di pressione fiscale effettiva oltre la media Europea.

La situazione appare assai strana alla Redazione di Prestito.it inquanto, se in un settore consolidato e particolarmente assistito come quello Bancario, si è arrivati al punto che i fornitori (le Banche) non sono più contenti di fare i fornitori ed i clienti (correntisti e mutuatari) non sono contenti del serivizio ricevuto o evidenziano un rapporto costi/benefici non adeguato, gli scenari possibili sono si solito due

A) Il settore/servizio è collocato in un monopolio naturale e di fatto, quindi forzosamente tutti devono fare buon viso a cattivo gioco; o lasciare il paese dove presente tale monopolio.

B) Il settore/servizio è regolato dal mercato, quindi presto o tardi fornitori e clienti troveranno un nuovo corretto equilibrio tra domanda e offerta.

La Redazione di Prestito.it è dell'avviso che il settore delle Banche dovrebbe non essere un monopolio e quindi si dovrebbe configurare la soluzione B.

Purtroppo però alcune "stranezze" e influenze esterne, come quella che se una Banca perde miliardi di euro le istituzioni (governi competenti) corrono a salvarla e invece quando la Banca fa lauti guadagni li tiene per se, possono condizionare lo scenario. Infatti tali "stranezze rispetto alle normali leggi del mercato" non dovrebbero esistere, altrimenti il rischio è quello di trovarci in una situazione ibrida (A + B) che non farà altro che allungare i tempi di guarigione di una economia che indubbiamente oggi soffre anche a causa di queste storture del mercato Bancario ... che in verità non sono una esclusiva Ine Italiana ne Europea.

Michele Bini
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Redazione - Prestito.it
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Redazione - Prestito.it - 2012-07-11 









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