Oggi Mario Draghi ha dichiarato a Le Monde che l'Euro non corre nessun pericolo esistenziale.
L'Euro rimane ed è irreversibile, ha detto il Numero Uno della BCE (Banca Centrale Europea) ed ha aggiunto che gli analisti che continuano ad immaginare scenari alternativi non stanno tenendo conto del Capitale Politico che i Leader Europei hanno investito in questo ambizioso progetto come non tengono neppure conto della volontà della stragrande maggioranza degli Europei.
La
Redazione di Prestito.it in parte condivide questa osservazione specie per quanto riguarda il fatto che gli Europei in realtà pare si siano abituati alla Moneta Unica e ne abbiano imparato ad apprezzare la sua praticità.
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Forse agli Europei l'Easy Euro Piace Draghi ha poi anche azzardato una rischiosa predizione.
Che l'Eurozona non è a rischio di recessione e che verso la fine dell'anno in corso la crescita Europea migliorerà nettamente.
Ha poi anche aggiunto (più realisticamente) che, qualora questo non dovesse avvenire e le condizioni economiche dovessero tendere a peggiorare, la BCE è pronta ad intervenire con decisione al fine di evitare un effetto deflazionistico dell'economia.
Da buon politico, e una persona nella posizione di Draghi oggi evidentemente svolge un ruolo al 50% tecnico e al 50% politico, ha esortato i paesi dell'Euro a completare il processo delle riforme strutturali per consolidare il patto di crescita.
Chiarendo anche che in Europa ci si deve muovere verso una unione finanziaria e verso la creazione di nuove efficienti unità sovranazionali.
Redazione - Prestito.it
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