BCE invariati tassi costo del denaro a 0,75 per cento


Come di consueto il primo giovedì di ogni mese alle ore 13.45 il Governatore della BCE ha annunciato il valore del Tasso Ufficiale di Sconto per i rifinanziamenti alle Banche Europee.

Anche in questa seduta Agostana, il numero 1 della BCE Mario Draghi, ha scelto di lasciare invariatio il tasso di interesse allo 0,75%, peraltro come ampliamente atteso (e per certi versi scontato) dai mercati.

I tassi di interesse applicati dalla Banca Centrale Europea (BCE) rimarranno quindi invariati sulle operazioni di rifinanziamento principali allo 0,75%, sulle operazioni di rifinanziamento marginale all'1,50% e mentre i depositi presso la stessa BCE avranno interesse nullo (0,00%).

Il Governatore Draghi, spiegando le motivazioni che hanno determinato la scelta di lasciare invariato il Tasso Ufficiale di Sconto, dichiara che nell'ambito del consiglio della BCE si è discusso anche l'ipotesi di un ulteriore taglio dei Tassi, ma i membri hanno convenuto che "adesso non è il momento giusto".

Inoltre Draghi dichiara che la BCE nel corso delle prossime settimane sceglierà le eventuali "misure non standard" da adottare per contrastrare la speculazione internazionali, tra le opzioni che la BCE sta valutando, oltre al consueto shopping dei titoli di Stato dei vari Paesi Europei, vi è la possibilità di tornare ad erogare maxi-prestiti alle banche (nell'ambito del programma LTRO), così come la revisione delle garanzie richieste alle banche in cambio di liquidità.

La Redazione di Prestito.it ritiene che quest'ultima parte dell'annuncio del Governatore della BCE potrebbe non essere accolta favorevolmente dai mercati, non tanto per i contenuti (peraltro abbastanza attesi), ma piuttosto per le tempistiche enunciate dal Governatore, inquanto tutti gli operatori finanziari concordano che il principale problema, nel contrastare gli attacchi speculativi su i differenziali (ovvero i tristemente famosi SPREAD) che via via si vanno a creare, è costituito proprio dai tempi di reazione delle varie Istituzioni Politiche e Finanziarie Europee, che "ragionano in termini di settimane", rispetto alle organizzazioni Finanziarie di natura privatistica che su i mercati borsistici riescono oggi ad effettuare diverse migliaia (se non milioni) di operazioni al minuto.
Per effettuare un numero tanto elevato di operazioni all'interno di "un minuto", queste Finanziarie Internazionali devono, per forza di cose, ragionare in "secondi" (e talvolta in centesimi o millesimi di secondo), il che comprensibilmente già di per se determina un "gran bello SPREAD" (a tutti i livelli e non solo finanziario) con chi ragiona o è costretto a ragionare in "settimane".


Michele Bini
--
Redazione - Prestito.it
www.prestito.it
redazione@prestito.it

Redazione - Prestito.it - 2012-08-02 









Calcola la tua Rata

%