Il povero Mario Draghi al momento di accettare la prestigiosa posizione di Governatore della Banca Centrale Europea conosceva certamente a fondo le problematiche legate alla gestione della Banca Europea che deve rappresentare le troppo individualistiche Nazioni del Vecchio Continente, ma certamente non si aspettava di poter essere presto accusato di drogare il mercato.
Una accusa per di più fatta non da un Politico (che spesso può parlare a vanvera solo per meglio figurare con i propri elettori} ma da un Tecnico del calibro di Jeins Weidmann capo della Bundesbank che ha appena dichiarato che il Piano portato avanti da Mario Draghi per poter acquistare Titoli degli Stati in difficoltà è assimilabile ad una pericolosa droga che può solo danneggiare il mercato.
Un commento questo uscito contemporaneamente a quello di Alexander Dobrindt, politico di rilievo della Christian Social Union e alleato della Merkel che ha senza mezzi termini detto che sarebbe molto meglio per tutti se la Grecia, già dal prossimo anno, uscisse dall'Eurozona.
Ovviamente nelle prossime ore la volenterosa Merkel lancerà tutte le sue pesanti energie a negare la correttezza di questi commenti negativi anche se rimane il fatto che oggi sono sempre più numerosi gli elettori Tedeschi che stapperebbero una Magnum di Champagne se solo potessero celebrare l'uscita della Grecia dall'Euro, dall'Eurozona e magari anche dall'Europa stessa.
Nel frattempo il Primo Ministro Greco, Antonis Samaras in visita a Berlino ha implorato tutti indistintamente affinché la smettessero di suggerire che la Nazione Ellenica sparisse dal ricco Club Europeo e che invece dedicassero le proprie energie al rinforzo e sostegno dell'economia nazionale.
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