Secondo il settimanale Tedesco Der Spiegel la Grecia avrebbe firmato un accordo con la Svizzera al fine di tassare i conti esteri dove i Cittadini Greci hanno illegalmente occultato fondi in Svizzera.
Dalle prime stime pare che l'Agenzia delle Entrate Ellenica potrà recuperare tra 4 e 6 Miliardi di Euro da questa operazione che, nella sua struttura, si presenta molto simile a quanto già concordato con Germania e Regno Unito.
L'accordo in questione porta la firma del Ministro delle Finanze Greco George Mavraganis e mira a colpire gli stimati 20 Miliardi di Euro che i cittadini Ellenici terrebbero attualmente depositati in Svizzera.
Questi fondi dovranno subire una tassazione oscillante tra il 20 ed il 30%.
Interessante sembra essere per la Redazione di Prestito.it il commento fatto dal Deputato Dimitris Papadimoulis appartente a Syria, la Sinistra Radicale, che ha dichiarato che questo stesso accordo poteva già essere concluso anni addietro se non ci fosse stata una forte opposizione da parte di molti parlamentari.
Il motivo della opposizione era molto semplice.
Molti di questi stessi Parlamentari erano loro stessi detentori di conti correnti illegali nella sino ad ora tranquilla e sicura Federazione Elvetica.
Da notare che lo scorso Aprile l'Austria aveva già firmato un simile accordo, seguendo la strada precedentemente impostata dalla Germania.
Mentre, al contrario, l'Italia continua a prendere tempo con la (un po patetica e certamente poco credibile) giustificazione ufficiale che si vuole raggiungere un accordo comune in sede Europea.
Anche se questa mossa che certamente aiuterebbe le Casse dello Stato potrebbe aiutare a recuperare quasi 40 Miliardi di Euro.
Una cifra certamente non da poco e che è stata calcolata assumendo una Tassazione del 25% sui 150 Miliardi di Fondi Allegri depositati sui conti Svizzeri da cittadini Italiani.
Ci si augura che anche in Italia (come avvenne nel passato in Grecia) non siano gli stessi Parlamentari dotati di qualche conto estero di troppo i primi a gettare acqua su questa azione che dovrebbe essere portata avanti senza perdere troppo tempo e con effetto retroattivo.
L'accordo a livello Europeo può comunque essere sempre fatto per la gestione futura.
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