E continua la recessione in Italia con le famiglie che stanno mettendo in atto un forte taglio della spesa.
Istat ha rivisto al basso i dati forniti in precedenza relativi al primo semestre del 2012 ma quello che colpisce maggiormente è la notizia che la spesa generale delle famiglie Italiane in questa prima parte di anno ha subito un calo pari a ben il 3,5%.
Il PIL (Prodotto interno Lordo) del secondo trimestre del 2012 è calato dello 0,8% rispetto al già non brillante primo trimestre, mentre rispetto allo stesso secondo trimestre del 2011 è calato del 2,6%.
Calo superiore alle stime precedenti.
In questo panorama di cali di consumi da parte delle tartassate Famiglie Italiane i consumi che hanno subito la maggiore riduzione sono quelli che non hanno la caratteristica di urgenza, come i beni durevoli (arredamento, cucina, auto) con un calo del 10,1%.
I beni non durevoli (tra cui anche la spesa al supermarket) sono calati del 3,5%.
I servizi del 1,1%.
Un calo dei consumi che mette in rilievo la determinazione (scelta in molti casi obbligata) delle Famiglie Italiane di far quadrare il budget famigliare ma anche la non troppa dinamica attività delle imprese commerciali nel settore della vendita al consumo che non sono state capaci di attrarre consumatori con maggiormente aggressive offerte commerciali.
La crisi indubbiamente esiste e continua ma certamente l'Italia sembra essere meno dinamica di molti altri paesi che pur stanno vivendo questo stesso periodo economico.
Nell'Eurozona infatti il calo registrato in questo stesso trimestre è stato solo dello 0,2% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2011.
Gli Stati Uniti registrano un +0,3%.
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