Apparentemente, per il Governo Italiano, anche i numeri possono essere un opinione.
Il Premier Mario Monti in questi primi giorni di autunno, in occasione della presentazione del Rapporto Ocse, ha dichiarato che il 2013
"sarà un anno in crescita", aggiungendo poi che il PIL in effetti non sarà positivo, ma sarà
"un anno con profilo ascendente", anche se
"il motore dell'economia si avviera' lentamente''.
La -
Redazione di Prestito.it - si auspica che nel prossimo futuro, almeno i "tecnici" (quantomeno su i numeri) non contribuiscano all'entropia della confusione, che purtroppo da secoli è una delle strategie più amate dai politici, soprattutto in periodi di "vacche magre".
Strategia della confusione peraltro storicamente rivelatasi sempre ottima (almeno per la tutela dei consensi e delle poltrone) nel breve periodo, ma altrettanto sistematicamente devastante nel medio e nel lungo periodo.
Infatti a differenza del Governo, se una famiglia sapesse già oggi (settembre 2012) che nel 2013 andrà a generare meno reddito del 2012, almeno di non "dover mascherare" per qualche motivo la contrazione del redddito (ad esempio perchè pensa di andare in Banca a chiedere un fido), certamente non si sognerebbe mai di apostrofare il 2013 anno come "un anno in crescita".
Per cercare di eliminare un poco di confusione, la
Redazione di Prestito.it ha pensato di scrivere una piccola parabola-comparativa che abbiamo chiamato ...
"il PIL in famiglia":
Il marito rincasando tutto felice dice alla sua dolce metà,
"Sai cara ho fatto due conti per stimare i nostri ricavi del 2013".
La moglie, vedendo il marito solare, assai fiduciosa e serena chiede
"davvero caro, e quale è la stima a cui sei arrivato".
Il marito sempre con il sorriso sulle labbra risponde:
"Nel 2012 abbiamo un ricavo di 100, e nel 2013 avremo un ricavo di 99, ed è bellissimo pechè nel 2011 il nostro ricavo è stato di 102 !".
A quel punto il volto della consorte rapidamente si incupisce, in un misto di stupore, sconforto e rabbia.
E dopo due lunghi sospiri, rivolgendosi al marito, con voce contratta ma calma
"Senti, facciamo cosi ieri sera a cena hai mangiato primo e secondo, stasera ti faccio solo il primo, immagino tu sia molto contento perchè ieri l'altro sera hai mangiato antipasto, primo, secondo, dolce e caffè".
Un poco sarcasticamente la moglie aggiunge
"Chissà come sarai felice quando domani sera, tolto anche il primo, potrai andare a letto senza cena. Pensa caro nelle sere successive continuando ad andare a letto senza cena otterresti addirittura il pareggio! Ci pensi un pareggio, altro che una contrazione inferiore rispetto alla sera precedente".
La moglie infine chiosa ...
"Comunuqe caro domani mattina, come prima cosa, passiamo da un bravo medico e se dice che stai bene, cerchiamo subito una scuola serale dove iscriverti per rinfrescare un poco la matematica".
Morale:
Purtroppo quando il PIL si contrae rispetto all'anno precedente non si dovrebbe essere troppo "felici", e certamente non si può parlare di "crescita", ma bensì si dovrebbe parlare di "recessione" o "ulteriore contrazione dell'economia".
Ciò rimane valido anche quando, in termini percentuali la recessione tra l'anno corrente e l'anno sucessivo è meno marcata della recessione tra l'anno corrente e l'anno precedente.
Michele Bini
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