Malgrado le previsioni negative di molti operatori e media (compresa la
Redazione di Prestito.it) e malgrado la negativa giornata vista ieri, Agosto e il Settembre che sta volgendo al termine sembra poter essere ricordato come un periodo molto positivo dal punto di vista economico.
Almeno per le Banche.
I Tassi sui Titoli di Stato Italiani e Spagnoli sono caduti fortemente avvicinandosi a quelli Tedeschi, le aziende Europee hanno ripreso a vendere i loro Corporate Bonds, il mercato azionario ha avuto un deciso rialzo e lo Euro Stoxx Banks index è salito del 50%, tasso più alto di risalita dal 2009.
Se tuttavia si va ad analizzare i motivi di questo cambiamento si scopre che veramente poco giustifica questo balzo di entusiasmo.
Unico sostanziale importante fattore sono le parole e le azioni congiunte delle Banche Centrali Mondiali che promettono di inondare i mercati finanziari con enormi quantità di liquidità.
I cittadini Europei di contro continuano a soffrire schiacciati crudelmente tra una più elevata pressione fiscale e un mercato del lavoro in continuo calo.
Del resto la stessa, finanziariamente positiva, situazione Europea potrebbe cambiare nuovamente, in particolare se una delle grandi nazioni Europee (e qui il dito viene puntato sulla Spagna) non riuscisse ad uscire definitivamente dal tunnel dell'emergenza finanziaria.
Proprio questa settimana la Spagna deve pubblicare i risultati di un Test sulla Situazione Finanziaria delle Banche che dovrebbe determinare la precisa (naturalmente si fa così per dire) quantità di capitale aggiuntivo che dovrà essere iniettato all'interno del sistema Bancario Spagnolo per renderlo sufficientemente forte e stabile.
Questi dati dovranno anche focalizzare la tormentata e preoccupata mente del Primo Ministro, Mariano Rajoy ed aiutarlo a finalmente prendere la dovuta decisione se
Chiedere Formale Aiuto all'Eurozona utilizzando il nuovo meccanismo economico presentato dalla Banca Centrale Europea, oppure no.
Sembra che la Germania, con le sue molte voci critiche del troppo esuberante ruolo di Mario Draghi e della Banca Centrale Europea, preferirebbe che la Spagna non chiedesse un aiuto formale.
E qualcuno dice che la stessa Spagna potrebbe essere occupata in un piccolo gioco politico interno e quindi non fare nulla sino a dopo le elezioni regionali del prossimo mese.
Corrado Colombini
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