Durante il 2012 capitali per 235 Miliardi di Euro hanno abbandonato le Banche Italiane per spostarsi verso Nazioni Nordiche dell'Eurozona o addirittura verso paesi non Europei.
Per la Spagna questo esodo di capitali è stato ancora maggiore con un totale stimato pari a 296 Miliardi di Euro che, per la più piccola (dal punto di vista economico) nazione Spagnola, rappresenta il 27% del PIL su base 2011.
I maggiori beneficiari in Europa di questo straordinario movimento di capitali sono stati la Germania e l'Inghilterra.
Queste due Nazioni vengono infatti viste dagli investitori internazionali come luoghi sicuri dal punto di vista finanziario, pur se per due ben differenti motivi.
La Germania viene ritenuta affidabile e sicura per la sua indiscutibile potenza industriale e finanziaria.
L'Inghilterra viene considerata tale per una ragione estremamente pratica e realistica.
La consapevolezza che, non facendo parte dell'Eurozona e quindi avendo il diretto controllo sulla stampa della propria valuta, l'Inghilterra potrà, comunque vadano le cose, stampare Sterline a volontà per onorare i propri impegni.
Naturalmente il fatto che continui ad esserci questa migrazione di capitali non solo crea enormi problemi alle Nazioni che ne sono negativamente colpite ma anche dimostra che, malgrado gli enormi sforzi compiuti, i Leader Politici Europei e la Banca Centrale Europea non sono riusciti completamente nella loro opera di normalizzazione della situazione finanziaria in Eurozona.
Questo è particolarmente significativo perché indubbiamente i tentativi ci sono stati e le risorse impiegate in questi tentativi sono state enormi.
La
Redazione di Prestito.it osserva però che una normalizzazione radicale si potrebbe ottenere soltanto quando gli stati in difficoltà prendessero la difficile decisione di chiedere un formale aiuto ed entrare a tutti gli effetti sotto l'ala protettrice della BCE.
Una decisione non certo facile visto le condizioni di aumento di austerità che la BCE tenderebbe ad imporre e visto ciò che succede (Grecia un esempio per tutti) quando la stessa austerità diventa insostenibile e porta una vasta fascia della popolazione letteralmente alla fame.
Corrado Colombini
--
Redazione - Prestito.it
www.prestito.itredazione@prestito.it